Riserva delle Saline, Mozia, Marsala e Mazara

Riserva delle Saline, Mozia, Marsala e Mazara

11 Luglio 2017 Off By trapanidintorni
Spread the love

Partendo dalla Valle Ericina immettersi sulla S.S. 187 in direzione Trapani, al bivio di Torre Bianca deviare a destra seguendo le indicazioni per il porto, giunti allo scorrimento veloce immettersi sulla strada costiera che, parallelamente alla S.S. 115, conduce a Marsala.
Ci si troverà ben presto sulla via del Sale, in un paesaggio spettacolare a pochi passi dalle saline, circondati dai cumuli di sale ricoperti dalle tegole di terracotta e dai mulini, affascinanti reperti di archeologia industriale, 5 dei quali recentemente restaurati.

Questa è la Riserva Naturale Orientata delle Saline di Trapani e Paceco gestito dal WWF.
Le saline rivestono una grande importanza anche dal punto di vista faunistico, costituiscono un luogo di sosta e nidificazione per numerose, a volte rare, specie di uccelli. Seguendo le indicazioni sulla strada sarà possibile visitare il Museo del Sale.
Proseguendo per la statale, si incontra un’altra riserva, quella delle Isole dello Stagnone, la più grande laguna siciliana che si estende tra Trapani e Marsala.
Il piccolo arcipelago (parte di un antichissimo pianoro alluvionale) è costituito da 4 isole: Mozia (o San Pantaleo), Santa Maria, La Scuola e Isola Longa.
Questo ambiente di eccezionale bellezza ed importanza dal punto di vista naturalistico (vi si trovano uccelli, piante e alghe endemiche o rare) è anche un sito archeologico di notevole rilievo.
Mozia, raggiungibile con imbarcazioni dai moletti ben segnalati lungo la strada, è un miracolo naturale ed archeologico. Su quest’isola si trovano i resti di una città punica mai più ricostruita dopo la sua fine nel 397 a. C.
L’antica città, fondata dai Fenici, fu il teatro degli scontri durante le guerre puniche e venne distrutta dai Siracusani. Dei fasti del passato sono visibili La Casa dei Mosaici e quella delle Anfore, il Cothon (rarissimo esempio di porto artificiale punico) e il Tophet: il tempio dedicato a Baal Hammon, dove
i fenici sacrificavano i primogeniti alle divinità.
Tutto questo venne alla luce grazie alla passione dell’intellettuale anglo-palermitano Giuseppe Whitaker (che nei primi del ‘900 a proprie spese diede inizio agli scavi).
Nel Museo che porta il suo nome, tra gli oltre 10.000 reperti (vasi, gioielli, monete) spicca lo splendido Giovanetto con la tunica, statua a grandezza naturale realizzata in marmo da uno scultore della scuola di Fidia.

Lasciata Mozia e ripresa la litoranea, si aggira Capo Lilibeo per giungere a Marsala, città del vino.
La visita di Marsala inizia dalla bella Piazza della Repubblica, dove si ergono la Cattedrale di epoca normanna dedicata al vescovo Thomas di Canterbury con annesso il museo degli Arazzi e il Palazzo della Loggia, del XVII secolo.
A pochi metri sulla sinistra, su via XI maggio, si erge il monumentale Complesso di San Pietro (XII sec.) che ospita un Museo Civico a 3 sezioni: Archeologica, Risorgimentale, Garibaldina.
Quindi si può scendere sull’alberato lungomare Boeo, per arrivare al Museo Archeologico (Baglio Anselmi) la cui attrazione è una Nave Punica del II sec. a. C.
Prima di lasciare Marsala visitate uno dei tanti stabilimenti del vino Marsala.
Si riprende la S.S. 115 per raggiungere Mazara, il bellissimo tratto costiero che separa queste due città è caratterizzato da sciare e dall’aria paludosa di Capo Feto.
Mazara del Vallo, capitale del pesce, già i Fenici (nel VI sec. a.C.) la fondarono come città portuale e scalo mercantile, raggiunse il suo massimo splendore sotto gli Arabi e i Normanni che l’arricchirono di Chiese Monasteri tra cui la Cattedrale (che custodisce splendide opere), il Palazzo vescovile con il suo bel loggiato in stile arabo-normanno.
Da non perdere una visita alla Chiesa sconsacrata di Sant’Ignazio dov’è custodita la statua bronzea del Satiro danzante (IV sec. a.C.).
Da visitare anche il Collegio dei Gesuiti e il suggestivo porto canale sull’estuario del fiume Mazaro.
Per gli appassionati di itinerari naturalistici sulla Statale in direzione Castelvetrano, deviando per Torretta Granitola sulla sinista si possono raggiungere i gorghi tondi.
Da Mazara, dove si conclude questo itinerario, si può tornare a Trapani percorrendo la S.S. 115.