Isole Egadi: Favignana, Levanzo e Marettimo

Isole Egadi: Favignana, Levanzo e Marettimo

17 Luglio 2017 Off By trapanidintorni
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Giungendo al porto di Trapani, sarà facile raggiungere le bellissime Isole Egadi.
Corse frequenti vengono effettuate da Trapani (ogni mezz’ora in alta stagione) con Siremar (traghetti e aliscafi) e Ustica Lines (aliscafi), inoltre numerose sono le piccole imbarcazioni che effettuano il giro delle isole con soste nelle cale più suggestive.
L’arcipelago delle Egadi composto da 3 isole principali: Favignana, Marettimo e Levanzo e dagli isolotti di Faraglione, Formica e Maraone, è tutelato dalla Riserva Naturale e Marittima (la più grande riserva marina d’Europa).
Le isole conosciute soprattutto per le bellissime coste e la trasparenza delle acque, presentano però anche un ambiente naturale terrestre estremamente interessante. Favignana è la più grande delle Egadi, dista 8 miglia dal capoluogo.
Il porto si affaccia sulla costa settentrionale nel cuore dell’abitato. Attorno ad esso si affacciano Palazzo Florio, la Camparia e lo Stabilimento Florio, edifici che raccontano la storia della famiglia Florio, che acquistò l’arcipelago nel 1847 (con tonnare, mari, e titoli nobiliari) e trasformò Favignana nel piccolo regno della casata, dandole notorietà e fama grazie soprattutto alla tonnara che divenne la più importante della Sicilia.

Palazzo Florio, costruito nel 1878 da G. Damiani Almyda, è un eclettico castello che oggi ospita il comando dei Vigili Urbani (vi si può ammirare la grande vetrata che riproduce la battaglia delle Egadi del 241 a.C.) e un piccolo Museo Archeologico del Mare.
Il delizioso centro storico è racchiuso tra le piazze Marina, Europa, Madrice (che prende il nome dalla Chiesa Madre del ‘700) e piazza Castello.
Lasciato il paese si parte alla scoperta dell’isola, solcata da numerose strade pianeggianti e perciò ideale da scoprire in bicicletta o a piedi. Da non perdere l’escursione al Forte di Santa Caterina, che sorge in cima all’omonimo monte. Costruito dai Saraceni come torre d’avvistamento, poi trasformato in Castello da Ruggero il Normanno e in prigione sotto i Borboni, oggi è un rudere in pietra molto suggestivo raggiungibile da una strada che si apre dallo stabilimento Florio.

Per visitare le varie cale partendo dal Porto, si procede verso Punta San Nicola. Cala Rossa (il cui nome deriva dal sangue che, durante la battaglia delle Egadi il 10 marzo 241 a.C., cambiò il colore delle sue acque) è il capolavoro marino di Favignana. Qui su di un mare dai colori surreali fanno da quinta le suggestive cave di tufo. Grotte e gallerie profondissime si insinuano nel cuore della terra a testimonianza di un’attività ormai scomparsa.
Il tratto di costa che va da Cala Rossa a Cala Azzurra è sicuramente il tratto più bello dell’sola, in questo tratto si trova anche il Bue Marino. Da punta Fanfalo a Cala Monaci (Marasolo) si trovano le spiagge più popolari e di facile accesso come: lido Burrone (con il suo ampio arenile), la lunga penisola di punta Lunga (con il vecchio borgo dei pescatori, il porticciolo, noleggio barche, il centro velico e il diving center) che separa cala Monaci da Calamoni. Più avanti. Sul lato ovest della montagna di S. Caterina, si apre la zona più selvaggia, dove si trovano delle grotte d’interesse archeologico.
L’isola di Levanzo è la più piccola delle Egadi, ha coste alte e scoscese, per lo più prive di strade. Il paesino, composto da una manciata di casette bianche, che si adagia su cala Dogana, è dominato dalla Chiesa del 1883.
Il giro dell’isola può essere effettuato a piedi, in barca o in jeep. Uscendo da cala Dogana verso est si arriva a piedi a cala Fredda. Più avanti, superando una piccola pineta si scende a cala Minnola. A 20 minuti di strada si trova la splendida cala Calcara. È necessaria più di un’ora per raggiungere cala Tramontana, caratterizzata dal colore rosso delle rocce che si stagliano su una mare trasparente, oltre che dalla varietà della fauna e flora sottomarina.
Una deviazione del sentiero consente di arrivare alla Grotta preistorica del Genovese, che rende famosa l’isola (la visita deve essere prenotata). Si entra in un cunicolo lungo 3 metri e alto 70 cm. In una buia camera interna della grotta è possibile ammirare gli straordinari graffiti del paleolitico superiore raffiguranti cervi, buoi e cavalli incisi con un senso naturalistico stilizzato che ha dell’incredibile e le pitture parietali risalenti invece al Neolitico, tra cui figure umane con maschera a testa di uccello, il rito della caccia e della pesca e una ventina di figure dipinte in rosso e nero.
Tutto ciò a testimonianza di una comunità dedita alla caccia e alla pesca del tonno, che praticava rituali magici.
L’isola offre anche dei bei percorsi di archeologia subaquea: intorno a Capo Grosso sono state trovate molte ancore di piombo, tanto che si presumere che fosse il posto dove attraccò la flotta romana prima di attaccare quella cartaginese.
Marettimo, montuosa e dolomitica, aspra e scoscesa sui versanti nord-orientale e nord-occidentale, caratterizzati da grotte marine e fenomeni carsici e straordinariamente rigogliosa su gli altri versanti, rappresenta il vero gioiello delle isole Egadi.

Sono presenti sull’isola più di 500 specie botaniche, alcune delle quali rare o completamente assenti in Sicilia e numerose specie dell’avifauna migratoria.
Ai piedi della montagna, sulla costa orientale, si trova il piccolo paesino diviso in 3 zone: Scalo Nuovo, Scalo di Mezzo e Scalo Vecchio. È possibile effettuare alcune escursioni a piedi, le più interessanti: a monte Falcone dove si può ammirare uno stupendo panorama, a Punta Troia (coronata dal castello) e sul monte Capraro, dove si trovano le “Case Romane”, fortilizio di epoca romana e una chiesetta del periodo bizantino (X sec.).
Assai più interessante e suggestivo, è però il periplo dell’isola in barca, solo così, infatti, si possono ammirare alcune delle 400 incantevoli grotte dell’isola. La più singolare è la grotta del Cammello con le sue acque verde-celeste, con una spiaggia interna di ghiaia (dove fino agli anni ’60 vivevano le foche monache), splendida anche la grotta del Presepe e del Bue Marino.
Raggiungibili solo in barca Cala Cretazzo, bella e ampia, e cala Bianca, dove l’alta costa a strapiombo su un fondale sabbioso crea delle lagune naturali.