Mari

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21 Dicembre 2017 Off By trapanidintorni
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Mari

Di Salvatore Mazzeo

‘U mari è vicinu
sirenu.
Luntanu si movi
liggeru.
Si curva lu schinu
si metti ncaminu.
S’annaca.
Jinchi, sdivaca,
si torci, scumìa,
abballa ‘u tangu
e stancu s’avvia.
S’abbrìa,
si metti di çiancu,
scumìa.
Si squeta, s’arraggia;
volubili cangia culuri.
S’incava, si svava,
si vungia e camina.
Virennu la riva
si svungia
l’alliscia. 


Note esplicative, notizie, curiosità ecc.
E’ il mare di Trapani, quello di tramontana, ove in estate si montavano i “casotti” e gli stabilimenti balneari. La mia casa era nella via Orlandini, di fronte la caserma dei Carabinieri, e quindi la battigia era il luogo preferito per i giochi di noi bambini anche in inverno. Spesso sostavamo a guardarlo e a studiarlo questo mare, che portava sulla spiaggia pezzi di legni diversi, qualche chiazza solida di catrame e i famosi baddhraronzuli. Eravamo proprio lì quando passarono a bassa quota cinque o sei aerei francesi che bombardarono Trapani qualche giorno dopo la dichiarazione di guerra alla Francia.